Le ricerche recenti eseguite a Pompei hanno permesso di approfondire la conoscenza di diversi aspetti relativi agli edifici privati di età sannitica, come la presenza di piccoli impianti igienici e termali all’interno di abitazioni di tenore non elevato, durante il II sec. a.C. Tra le evidenze documentate, principalmente con l’ausilio dello scavo stratigrafico, si distinguono due forme di bagno: la lavatrina, formata da un’unica stanza, talvolta caratterizzata da una divisione in anticamera e bagno vero e proprio e in cui non ci sono istallazioni fisse specifiche; il balneum, più complesso, poiché articolato in diversi vani, talvolta provvisti di strutture fisse e nei quali si svolgono pratiche termali differenti. Un caso di estremo interesse è rappresentato dal bagno della Protocasa del Granduca Michele, un’abitazione costruita sul finire del III sec. a.C. e rinnovata intorno alla metà del secolo successivo, che presenta al fondo dell’atrio una lavatrina, più tardi sostituita da un più articolato complesso.